Protezione Civile

       

 
 

 Protezione Civile del Comune di Savoca

Il sistema della Protezione Civile, istituito con la legge n. 225 del 1992, è stato riformato ultimamente con il decreto legge n. 59 del 15 maggio 2012 convertito nella Legge n. 100 del 12 luglio 2012, che modifica ed integra la legge n. 225. Con la legge 100/2012 vengono modificati temi quali la classificazione degli eventi calamitosi, le attività di protezione civile, la dichiarazione dello stato di emergenza e il potere d’ordinanza. Si ribadisce il ruolo del Sindaco come autorità comunale di protezione civile, precisandone i compiti nelle attività di soccorso e assistenza alla popolazione e una novità importante riguarda i piani comunali di emergenza, che devono essere redatti entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge e periodicamente aggiornati.

L’amministrazione comunale di Savoca, nel rispetto della legislazione nazionale e regionale sulla Protezione Civile, dall’ottobre del 2012, è dotato di un Piano Comunale di Protezione Civile, avendolo approvato con Delibera di Consiglio Comunale, la n. 33 del 11 ottobre 2012.

Il Piano Comunale è stato aggiornato in conformità alla normativa nazionale e regionale vigente e risponde ad indicazioni normative e tecniche ed è stato approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 34 del 31 luglio 2017.

 

Il nuovo Piano di Emergenza Comunale rappresenta la revisione del precedente Piano del dicembre 2012. La revisione complessiva del Piano si è resa indispensabile, oltre che per le mutate condizioni del territorio, anche per l’entrata in vigore di parecchie nuove norme, direttive e linee guida su vari temi di protezione civile, che hanno reso quel Piano sostanzialmente obsoleto.

Molto lavoro rimane ancora da fare. Il Piano di Emergenza Comunale va considerato un punto di partenza e non un punto di arrivo, per diverse ragioni.

Esso pianifica il da farsi nella gestione delle emergenze, sulla base delle attuali conoscenze dei rischi territoriali. E’ evidente, quindi, che la sua efficacia è direttamente proporzionale al livello di conoscenza del territorio e delle sue fragilità, e si tratta di una conoscenza sempre suscettibile di ulteriori approfondimenti.  Molti di questi approfondimenti sono possibili soltanto mediante un lavoro sinergico e coordinato con le altre strutture comunali, con gli altri enti che operano sul territorio, e con la comunità scientifica.

In quest’ottica, il Piano individua con la maggiore precisione possibile il punto da cui partire per migliorare la conoscenza delle pericolosità e dei rischi territoriali, e quindi affinare gli scenari di rischio, e con essi i modelli di intervento.

Il Piano, quindi, è un’opera collettiva, alla quale devono fornire il loro contributo tutte le componenti tecniche del Comune e della città capaci di dare un apporto utile, nella consapevolezza che da un piano efficace dipende la sicurezza della città stessa in situazioni di emergenza; esso deve essere costantemente aggiornato, per il semplice fatto che il territorio è in continua trasformazione, e quindi pericolosità, vulnerabilità e rischi non costituiscono scenari statici.

Infine, un miglioramento della sicurezza complessiva della città si ottiene anche se c’è una consapevolezza diffusa, sia nelle istituzioni che nei cittadini, delle fragilità del territorio e dei rischi che ne derivano. Solo da questa consapevolezza diffusa può nascere un atteggiamento generalizzato di attenzione all’uso del territorio, che è forse il fattore più importante di prevenzione.

Dati Generali

Estensione territoriale del Comune di Savoca: 9.08 Kmq

Coordinate geografiche (lat. – long.): 37°57′21″Nord  – 15°20′23″Est

Altitudine: 330 mt.  s.l.m.

Densità: 200,55 ab/Kmq

Popolazione residente (al 01/01/2017): 1707

Famiglie residenti (al 2001): 661

Centro operativo comunale (C.O.C.): assetto organizzativo

Il Sindaco Arch. Massimo Stracuzzi, con propria determina, la n. 27 del 24/10/2021, ha proceduto ad aggiornare il (C.O.C.) Centro Operativo Comunale, da lui presieduto e composto dai responsabili delle funzioni di supporto.

Visualizza la Determina 

Il Sindaco o un suo delegato, al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale, si avvale del Centro Operativo Comunale attivando le funzioni di supporto che costituiscono la struttura stessa del C.O.C., nelle operazioni di soccorso per il superamento dell’emergenza, e in fase di prevenzione aggiorneranno i dati relativi alla propria funzione.

L’Ufficio del C.O.C. è sito presso la scuola elementare della fraz. Rina, allestito per la coordinazione e gestione dell’emergenza; è predisposto per l’autonomia energetica e dotato di una sala radio per provvedere alle comunicazioni di emergenza. Al suo interno sono stati installati impianti telefonici ed informatici, con l’accesso al Sistema Informativo Territoriale, strumentazioni di rilevamento e riproduzioni cartografiche.

Presso l’Ufficio di Protezione Civile Comunale viene organizzata la Sala Operativa che rappresenta lo spazio fisico in cui si riuniscono i componenti dell’Unità di crisi, un gruppo ristretto decisionale, a composizione limitata e permanente, costituito di volta in volta per la gestione delle specifiche emergenze.


 

 Dipartimento Regionale della Protezione Civile

 


Dirigente generale: Ing. Calogero Foti
Indirizzo: Via Gaetano Abela, n. 5 – 90141 Palermo
Telefono: 091 70.71.975 – Fax: 091 70.71.901
POSTA ELETTRONICA  
c.foti@protezionecivilesicilia.it
PECdipartimento.protezione.civile@certmail.regione.sicilia.it
SITO : www.protezionecivilesicilia.it

 

1. RELAZIONE GENERALE

TAV. 1  RELAZIONE

TAV. 1.1 CARTA DELLA VIABILITÀ

TAV. 1.2 GEOLOGIA ED IDROGRAFIA

TAV. 1.3 GESTIONE DEL TERRITORIO,USO DEL SUOLO

TAV. 1.4 POPOLAZIONE ESPOSTA E LIFELINES

TAV. 1.5 BENI ARCHITATTONICI E STORICO-ARTISTICI
 

2.RISCHIO SISMICO

TAV. 2.1 PERICOLOSITÀ SISMICA

TAV. 2.2 VULNERABILITÀ TERRITORIALE

TAV. 2.3 VULNERABILITÀ DEL TESSUTO URBANO

TAV. 2.4 ESPOSIZIONE

TAV. 2.5 CLASSI DI RISHIO

TAV. 2.6 CENTRO STORICO

3.RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO

TAV. 3.1 RISCHIO GEOMORFOLOGICO

TAV. 3.2 RISCHIO IDRAULICO

TAV. 3.3 NODI A RISCHIO IDRAULICO

4.RISCHIO INCENDI D’INTERFACCIA

TAV. 4.1 PERIMETRAZIONE USO DEL SUOLO

TAV. 4.2 VULNERABILITÀ ESPOSIZIONE RISCHO

5.MODELLO D’INTERVENTO

TAV. 5.1 PRESIDI TERRITORIALI E CANCELLI

TAV. 5.2 P T  1 CENTRO STORICO E FRAZIONE A NORD

— TAV. 5.3 P T 2.3.4 FRAZIONE A SUD

— TAV. 5.4 CENTRO STORICO

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Allegati

 

 

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